Mediterraneo
Il corso di “ acquarello – che passione!” è iniziato.
Il foglio bianco, i colori, i pennelli, l’acqua; parte tutto dall’acqua.
Intingo la punta del pennello nell’acqua e poi nell’azzurro, voglio cominciare dal mare.
Guardavo tutte le sere questo mare, facevo la camminata che portava alle antiche mura di Tangeri fino alla vecchia porta che si affaccia sullo stretto di Gibilterra; da lì si vede il Mediterraneo e oltre l’Europa.
Iniziano lì i sogni; da orizzonti che sembrano a portata di mano, che basta sporgersi appena per cogliere. Le speranze, i desideri, tutto sembra possibile davanti al Mediterraneo che luccica sotto i raggi del sole e che ti abbaglia con mille riflessi dorati; tutto sembra possibile davanti allo spettacolo dei gabbiani che si tuffano nella luce.
Salivo la ripida e sterrata stradina con il rosario in mano ogni sera e arrivata all’antica porta maledicevo quel mare, quell’Europa e quella luce, maledicevo quei gabbiani che ti avevano portato via da me; maledicevo e pregavo per te.
Settimana scorsa è arrivata a Fatima, la mamma di Karim, la notizia della morte del figlio. Hanno trovato su una spiaggia spagnola i suoi documenti insieme ai resti del naufragio del barcone che li stava portando in Europa.
Karim era partito il mese scorso, bello, giovane, intelligente come te.
Karim giocava con te da ragazzo vicino all’antica porta e quando venivo con Fatima a cercarvi guardavamo il mare insieme, i mille riflessi delle onde, i gabbiani che si tuffavano nella luce.
Sei partito ormai da tre mesi, so che sei ancora vivo, so che ce l’hai fatta anche se non ho più avuto tue notizie. Una madre certe cose le sa e basta.
Non ho più la forza per raggiungere l’antica porta e pregare per il tuo ritorno, per questo tua sorella mi ha regalato un corso di acquarello; disegnerò le onde, l’Europa, i gabbiani e li maledirò e pregherò per te, perché un giorno possa ancora passare le dita tra i tuoi riccioli come quando insieme a Karim e a Fatima guardavamo i gabbiani.
Il corso di acquarello è cominciato e io inizierò dal mare.
Il corso di “acquarello- che passione! “ è iniziato.
Ho conosciuto Davide la prima settimana che ho trascorso in ospedale, è un ragazzo italiano che si è procurato una brutta frattura alla gamba cadendo in moto.
E’ simpatico, parla bene il francese e abbiamo fatto subito amicizia; ci conosciamo da due mesi e presto ci dimetteranno. Durante il viaggio in barca ho perso tre dita della mano sinistra ma avrei potuto perdere tutta la mano, avrei potuto perdere la vita.
Davide viene da Varese, nelle ultime settimane andavamo insieme in giardino, lui con le stampelle sedeva su una panchina e iniziava a dipingere; mi parlava della sua città e del corso di acquarello che aveva fatto; dipingeva sempre il mare, il mar Ligure; il mare Mediterraneo che luccica sotto i raggi del sole, che ti abbaglia con mille riflessi dorati.
Lo osservavo incredulo, ammirato. Oggi ho provato a dipingere, senza nemmeno pensarci ho iniziato dal mare, ho dipinto una striscia azzurra e mi sono fermato; ho chiuso gli occhi e ho visto i gabbiani che si tuffavano nella luce, i pescherecci e le navi che attraversavano lo stretto. Ho visto te mamma e Fatima e Karim. Ricordi ? Giocavamo sempre insieme vicino all’antica porta. Tornerò mamma, domani mi dimetteranno e tornerò subito da te.
Il corso di “acquarello- che passione! “ è iniziato.
Sono un vecchio infermiere.
Guardo tutti i giorni dalla finestra quei due ragazzi che siedono sulla panchina, uno dipinge e l’altro lo osserva. Sono Davide e Karim, ormai li conosco da due mesi.
Davide mi ha parlato di un corso di acquarello che ha seguito a Varese corsi, ha imparato bene; è portato e disegna benissimo. Disegna sempre il mare e oggi anche Karim ha provato a dipingere, ha tracciato una riga azzurra e poi si è fermato.
Finito il turno andrò a casa, sulla strada mi fermerò in quel vecchio negozio vicino al bar di Suad e comprerò il materiale necessario per dipingere.
Dipingerò il mare.
Non importa che non abbia mai seguito un corso di acquarello, voglio provare. Voglio disegnare un’immagine, un ricordo che mi porto da bambino, che vedo prima di dormire quando chiudo gli occhi.
E’ un’immagine della mia infanzia; andavo al mare dai nonni e c’era un momento durante l’interminabile viaggio in auto in cui, dopo una curva, compariva all’improvviso il mare, era una visione accecante, il mare Mediterraneo che luccicava sotto i raggi del sole e che ti abbagliava con mille riflessi dorati; tutto sembrava possibile davanti allo spettacolo dei gabbiani che si tuffavano nella luce.
E’ un’immagine che mi porto da quando sono bambino, è un’immagine che forse non esiste ma che vedo sempre, che ho sempre cercato quando mi sembrava di non potercela fare; allora mi bastava chiudere gli occhi e compariva e tutto sembrava più facile.
Il mio personale corso di acquarello è iniziato e io inizierò dal mare.
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Racconto di Davide Grasso
Selezione del Concorso letterario Il Cavedio "Il mio corso di..." 2022
Il corso di “ acquarello – che passione!” è iniziato.
Il foglio bianco, i colori, i pennelli, l’acqua; parte tutto dall’acqua.
Intingo la punta del pennello nell’acqua e poi nell’azzurro, voglio cominciare dal mare.
Guardavo tutte le sere questo mare, facevo la camminata che portava alle antiche mura di Tangeri fino alla vecchia porta che si affaccia sullo stretto di Gibilterra; da lì si vede il Mediterraneo e oltre l’Europa.
Iniziano lì i sogni; da orizzonti che sembrano a portata di mano, che basta sporgersi appena per cogliere. Le speranze, i desideri, tutto sembra possibile davanti al Mediterraneo che luccica sotto i raggi del sole e che ti abbaglia con mille riflessi dorati; tutto sembra possibile davanti allo spettacolo dei gabbiani che si tuffano nella luce.
Salivo la ripida e sterrata stradina con il rosario in mano ogni sera e arrivata all’antica porta maledicevo quel mare, quell’Europa e quella luce, maledicevo quei gabbiani che ti avevano portato via da me; maledicevo e pregavo per te.
Settimana scorsa è arrivata a Fatima, la mamma di Karim, la notizia della morte del figlio. Hanno trovato su una spiaggia spagnola i suoi documenti insieme ai resti del naufragio del barcone che li stava portando in Europa.
Karim era partito il mese scorso, bello, giovane, intelligente come te.
Karim giocava con te da ragazzo vicino all’antica porta e quando venivo con Fatima a cercarvi guardavamo il mare insieme, i mille riflessi delle onde, i gabbiani che si tuffavano nella luce.
Sei partito ormai da tre mesi, so che sei ancora vivo, so che ce l’hai fatta anche se non ho più avuto tue notizie. Una madre certe cose le sa e basta.
Non ho più la forza per raggiungere l’antica porta e pregare per il tuo ritorno, per questo tua sorella mi ha regalato un corso di acquarello; disegnerò le onde, l’Europa, i gabbiani e li maledirò e pregherò per te, perché un giorno possa ancora passare le dita tra i tuoi riccioli come quando insieme a Karim e a Fatima guardavamo i gabbiani.
Il corso di acquarello è cominciato e io inizierò dal mare.
Il corso di “acquarello- che passione! “ è iniziato.
Ho conosciuto Davide la prima settimana che ho trascorso in ospedale, è un ragazzo italiano che si è procurato una brutta frattura alla gamba cadendo in moto.
E’ simpatico, parla bene il francese e abbiamo fatto subito amicizia; ci conosciamo da due mesi e presto ci dimetteranno. Durante il viaggio in barca ho perso tre dita della mano sinistra ma avrei potuto perdere tutta la mano, avrei potuto perdere la vita.
Davide viene da Varese, nelle ultime settimane andavamo insieme in giardino, lui con le stampelle sedeva su una panchina e iniziava a dipingere; mi parlava della sua città e del corso di acquarello che aveva fatto; dipingeva sempre il mare, il mar Ligure; il mare Mediterraneo che luccica sotto i raggi del sole, che ti abbaglia con mille riflessi dorati.
Lo osservavo incredulo, ammirato. Oggi ho provato a dipingere, senza nemmeno pensarci ho iniziato dal mare, ho dipinto una striscia azzurra e mi sono fermato; ho chiuso gli occhi e ho visto i gabbiani che si tuffavano nella luce, i pescherecci e le navi che attraversavano lo stretto. Ho visto te mamma e Fatima e Karim. Ricordi ? Giocavamo sempre insieme vicino all’antica porta. Tornerò mamma, domani mi dimetteranno e tornerò subito da te.
Il corso di “acquarello- che passione! “ è iniziato.
Sono un vecchio infermiere.
Guardo tutti i giorni dalla finestra quei due ragazzi che siedono sulla panchina, uno dipinge e l’altro lo osserva. Sono Davide e Karim, ormai li conosco da due mesi.
Davide mi ha parlato di un corso di acquarello che ha seguito a Varese corsi, ha imparato bene; è portato e disegna benissimo. Disegna sempre il mare e oggi anche Karim ha provato a dipingere, ha tracciato una riga azzurra e poi si è fermato.
Finito il turno andrò a casa, sulla strada mi fermerò in quel vecchio negozio vicino al bar di Suad e comprerò il materiale necessario per dipingere.
Dipingerò il mare.
Non importa che non abbia mai seguito un corso di acquarello, voglio provare. Voglio disegnare un’immagine, un ricordo che mi porto da bambino, che vedo prima di dormire quando chiudo gli occhi.
E’ un’immagine della mia infanzia; andavo al mare dai nonni e c’era un momento durante l’interminabile viaggio in auto in cui, dopo una curva, compariva all’improvviso il mare, era una visione accecante, il mare Mediterraneo che luccicava sotto i raggi del sole e che ti abbagliava con mille riflessi dorati; tutto sembrava possibile davanti allo spettacolo dei gabbiani che si tuffavano nella luce.
E’ un’immagine che mi porto da quando sono bambino, è un’immagine che forse non esiste ma che vedo sempre, che ho sempre cercato quando mi sembrava di non potercela fare; allora mi bastava chiudere gli occhi e compariva e tutto sembrava più facile.
Il mio personale corso di acquarello è iniziato e io inizierò dal mare.
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Racconto di Davide Grasso
Selezione del Concorso letterario Il Cavedio "Il mio corso di..." 2022